Il Presidente dell'Ance Bari e BAT e Comitato Mezzogiorno e Isole, Ing. Domenico De Bartolomeo, è intervenuto alla presentazione de "La mappa del lavoro", progetto di sviluppo della città di Bari e della sua area metropolitana, presentato dalla CGIL nella sede della Camera di Commercio lo scorso 18 novembre.
Riportiamo di seguito la dichiarazione del Presidente Ance Bari e BAT e del Comitato del Mezzogiorno e Isole, Ing. Domenico De Bartolomeo, intervenuto lo scorso 18 novembre presso la Camera di Commercio di Bari, in merito alla presentazione da parte della CGIL, del progetto di sviluppo della città di Bari e della sua area metropolitana, pubblicata sulla Gazzetta di Bari.
Anche l’intervento di Domenico De Bartolomeo, Presidente dell’Ance per le province di Bari e BAT si incentra su ruoli e funzioni della nuova città metropolitana. Non ha più senso parlare di identità territoriale riferendosi ai singoli Comuni. Saranno i diversi territori a competere fra loro. Un esempio è dato dalle nascenti unioni di Comuni. Poi ricorda: “Nel settore edile abbiamo una riduzione del 40% degli addetti, un meno 35% delle imprese edili, la situazione è drammatica”. Il suo affondo: “per effetto della riduzione del credito, ognuno di noi non pensa più alla prospettiva futura ma solo a risparmiare e contenere le spese”. Il che significa per l’Ance ” far fuoriuscire dal settore edilizia la professionalità di operatori assolutamente irrecuperabile”. Poi il prelievo fiscale. “Il nostro – dice De Bartolomeo – è il settore a cui si chiede di più per la tassazione, Ici, Imu, Tari ed oneri sociali”. Le soluzioni? “cantierizzare le opere, fare infrastrutture perchè questo rimette un moto l’economia, dare una casa a chi non è in grado di comprarla con una politica di edilizia residenziale pubblica”.
Si allega articolo Gazzetta del Mezzogiorno.