E’ l’androne di Palazzo Diana di Piazza Massari ad esserci aggiudicato per pochissimi punti il concorso di idee “Gli Androni più belli di Bari”; il progetto per il suo recupero, proposto dall’Ing. Nicola Stefanelli, a capo del gruppo di lavoro, è stato giudicato come il migliore tra quelli pervenuti agli organizzatori del concorso, ideato dal commercialista e titolare della Solutio Re Raffaele Massimo Calvio, e con il patrocinio di ANCE Bari e BAT, Comune di Bari, Politecnico di Bari, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari e Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari.
Il concorso, alla prima edizione, è finalizzato a valorizzare gli androni dei palazzi storici e contemporanei di Bari, spesso degradati e in cattivo stato di conservazione e a sensibilizzare i cittadini sul recupero e la cura degli stessi.
Palazzo Diana, già Conte Massenzio Filo della Torre e sito in Piazza Massari 6, è un edificio storico costruito nel 1838 e sarà oggetto di un intervento di recupero, riqualificazione e valorizzazione dell’androne principale puntando sulla qualità della composizione architettonica e della scelta dei materiali nonché sulla compatibilità architettonica con il contesto edilizio esistente.
Piazza d’onore per l’androne di Palazzo I.N.C.I.C. di via Goffredo di Crollalanza 3 e pre l’architetto Valentina Misceo, capogruppo dei progettisti che cureranno un intervento volto a valorizzarlo ulteriormente.
A entrambi i finalisti un premio in denaro nei prossimi giorni e una targa al termine della premiazione, durante la quale è stata annunciata la partenza della seconda edizione del Concorso di idee.
Alla premiazione hanno preso parte sia i professionisti che concorrevano al premio per progetti da realizzare che professionisti che hanno già realizzato opere di recupero su androni, risultati meritevoli di citazione; in particolare gli architetti Emanuele De Nicolò e Tiziana Fiore che hanno curato l’intervento all’interno di Palazzo Colonna De Robertis, in Via Crisanzio 119 e l’architetto Myriam Mignozzi per il restauro di un edificio in Piazza Garibaldi 378.
A giudicare le opere pervenute una commissione composta dagli architetti Giampaolo Biancofiore ( responsabile POS Paesaggio Ambiente, Recupero e Riuso del Territorio della Ripartizione Urbanistica e Territorio del Comune di Bari), Mariangela Turchiarulo ( Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari), Paolo A.M. Maffiola ( presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari), Giacomo Fusillo ( componente del Consiglio Direttivo dei Giovani Imprenditori Edili ANCE Bari e BAT) e dall’Ingegner Giuseppe Bruno ( vice presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari).
“Sosteniamo questa iniziativa – ha confermato l’architetto Beppe Fragasso, presidente di Ance Bari e BAT – perché la nostra associazione è costantemente impegnata nel diffondere e valorizzare il bello che c’è nel nostro territorio, sia per quanto riguarda il costruito che per le nuove realizzazioni. Nel caso specifico riteniamo che questa iniziativa, oltre a mettere in luce interessanti aspetti architettonici e costruttivi degli androni dei tanti pregevoli immobili della nostra città spesso poco conosciuti, possa rappresentare anche un importante stimolo per il rilancio delle attività di recupero e manutenzione del patrimonio residenziale. Per le nuove costruzioni, le nostre imprese sono sempre più consapevoli dell’importanza del dover adottare, anche su queste parti comuni degli immobili, soluzioni progettuali e realizzative della massima qualità”.
“MI auguro che questo concorso – ha spiegato l’ideatore Raffaele Massimo Calvio, titolare della Solutio Re – diventi un appuntamento annuale in modo da riuscire a catalogare gli androni di pregio e a renderli identificabili attraverso una targa. Qualcuno potrà essere aperto al pubblico in occasioni particolari. Stiamo già pensando alla seconda edizione perché vogliamo abbracciare il bello, renderlo più funzionale e vogliamo incentivare i privati.